Italia-Tunisia e ritorno: l’italiano 'ritrovato' di Marinette Pendola
Venerdì 18 maggio alle 11.30, presso l'aula magna del Liceo "G. Lombardo Radice" di Catania, nell'ambito del "Maggio dei libri" (iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali (MiBACT) e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), Iride Valenti, prof.ssa di Linguistica generale nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania, ha tenuto un seminario dal titolo: Italia-Tunisia e ritorno: l'italiano "ritrovato" di Marinette Pendola. I lavori sono stati introdotti dal dirigente scolastico professoressa Pietrina Paladino e moderati dalla professoressa Marcella Labruna, referente del progetto.
Il tema di fondo, scelto tra quelli proposti dal "Maggio dei libri" per l'anno in corso per avvicinare gli studenti alla riflessione attraverso la lettura, è "La lingua come strumento di identità... Dimmi come parli e ti dirò chi sei", sintetizzato per la piattaforma del Miur in "Sogni di pietra e storia".
Il punto di partenza per le riflessioni della giornata è stato dato dall'ultimo libro letto dagli studenti, il romanzo L'erba di vento della scrittrice italotunisina Marinette Pendola (Arkadia 2016).
Insieme a loro, Iride Valenti ha condotto una riflessione sulle coordinate, umane e culturali (e per ciò stesso necessariamente linguistiche), di quel grande esodo che tra Otto e Novecento vide moltissimi italiani lasciare la propria terra alla volta del suolo tunisino (non solo verso America e nord Europa), fino a costituire una comunità di oltre 100.000 persone.
L'occasione ha costituito un momento nel quale fermarsi a pensare alla dolorosa riconquista di un'identità, anche linguistica, da parte di chi migra da un Paese ad un altro, a prescindere da quale sia la rotta seguita...
Il referente del progetto
prof.ssa Marcella Labruna